Tytuł: Le Lettere Da Auschwitz
Autor: Janusz Pogonowski

Oświęcim 2004
Ilość stron: 100   +  50 illustrazioni

Dostępność: W magazynie
Rozmiar: 14 cm x 21 cm

ISBN: 83-906992-9-X

Cena: 20,00 zł



Janusz Pogonowski (9 agosto 1922, Cracovia - 19 luglio 1943, Auschwitz). Per pura casualita, fu arrestato dai Tedeschi nel maggio del 1940 durante un rastrellamento mirato contro l'intellighenzia polacca. Trattenuto in carcere senza alcuna accusa, prima a Cracovia e poi a Tarnów, il 14 giugno 1940 fu condotto nel campo di concentramento di Auschwitz. Aveva allora 17 anni e 10 mesi. In seguito alla fuga di tre suoi compagni del reparto dei rilevatori, fu impiccato insieme con altri suoi 11 compagni ad una forca collettiva durante l'appello serale, il 19 luglio 1943.

Ci restano di lui delle lettere, scritte segretamente e per vie clandestine fatte pervenire alla famiglia. Il giovante descrive l'inferno del campo di concentramento, il suo profondo dramma personale, il rimpianto per la libert? e i propri cari. Possano queste lettere divenire l?incarnazione dei pensieri di tutte quelle vittime di Auschwitz, cui non fu consentito di lasciare dopo di sé neanche un?espressione del proprio umano sconforto e del proprio amore per ogni cosa e ogni persona cara.


Gli estratti dal libro:

"Non invidio la libert? di nessuno, ma mi sento terribilmente solo. La prospettiva della morte non mi spaventerebbe tanto, se sapessi che potrei riveder Vi negli ultimi momenti della vita.(?)"

"Ogni volta che penso a Voi tutti, mi si riempiono gli occhi di lacrime, non riesco a trattenere il pianto. Alla miseria e ai maltrattamenti dell?uomo mi sono abituato e non mi fa piú la minima impressione, ma ogni parola che mi viene da Voi o che riguarda Voi, mi procura forte commozione."

"? nulla ? piú caro su questa terra dell?amore della famiglia?"

"Per un lungo periodo nel corso del mio soggiorno qui nel campo mi sono sentito vuoto nell?anima. Probabilmente ci? sar? stato a causa del fatto che avevo fame in continuazione e in aggiunta dovevo affrontare lavori pesanti. E quindi il mio unico pensiero era concentrato su come riuscire a trovare qualcosa da mettere in bocca, oppure sfruttare qualsiasi momento libero da dedicare al riposo. Era proprio questa la realt?, talmente ero assorbito da questa lotta per la sopravvivenza, che forse mi ero anche dimenticato della famiglia e della cura della mia anima. Ma ecco che dopo due anni di prigionia ? arrivato il memento, in cui ho avvertito una grande insoddisfazione del mio stato spirituale.(?)"

"Spesso, parlanto tra compagni di quello che forse avverr? di noi, cio? la liberazione, vengono fuori diversi progetti del futuro.(?) Il mio desiderio, una volta uscito di qua, ? di lavorare per la Gloria di Dio, per l?Onore e per la Patria."

"?la mia vita si svolge secondo gli insegnamenti ricevuti in famiglia, insegnamenti che mi hanno formato. Curo la mia personalit? e faccio continui progressi."




Questo libro ? disponibile anche in:
1. inglese
2. tedesco
3. francese
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